Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

VODIM

Risultati per: spesso

Numero di risultati: 114 in 3 pagine

  • Pagina 1 di 3

Il divenire della critica

252202
Dorfles, Gillo 50 occorrenze

Il divenire della critica

Ho voluto precisare subito questo punto per sfatare tutta una serie di facili accuse rivolte spesso ai primi periodi dell’opera di Fontana sino circa

Pagina 101

Il divenire della critica

Naturalmente per far ciò occorre sfrondare la figura dell’artista da quella facile aureola di bizzarria e di giocosità che spesso gli è stata

Pagina 102

Il divenire della critica

operativo, finiva, in realtà, per realizzare qualcosa di molto diverso e spesso con dei resultati ben superiori a quelli che le sue teorizzazioni

Pagina 102

Il divenire della critica

estroflessione dei margini, spesso slabbrati e beanti, offre quel tanto di azzardo, di casualità, che toglie ogni aspetto meccanico all’operazione.

Pagina 107

Il divenire della critica

, spesso ovalizzate, spesso smaltate e lievemente colorate attraverso le quali si veniva a creare un trait d’union con le antiche opere ceramiche

Pagina 108

Il divenire della critica

E, non a caso, dico «cosiddette opere d’arte» a suggerire, sin d’ora, come spesso tali opere siano solo per mera convenzione da considerare tali

Pagina 113

Il divenire della critica

Sulla scarsa «eternità» delle attuali opere visuali, del resto, mi sono spesso soffermato: è una delle prerogative e delle caratteristiche dei nostri

Pagina 114

Il divenire della critica

Comunque, a prescindere dagli esempi paradossali di ipertelia, molto spesso - e questo mi sembra un fatto positivo di cui si deve tener conto - si

Pagina 116

Il divenire della critica

una scelta quanto mai accurata attraverso una informazione di primo piano, seppur spesso non priva di tendenziosità. Come ne esce la scultura d’oggi

Pagina 131

Il divenire della critica

artistici. In quest’ultimo settore, poi, oltre alle componenti autenticamente formali (o se preferiamo «stilistiche»), s’aggiunge spesso e

Pagina 132

Il divenire della critica

figurati -, a fondere i due momenti d’un simbolismo privato e spesso criptico, e d’una semanticità esplicita e chiaramente «leggibile». Tanto nei suoi

Pagina 154

Il divenire della critica

monodimensionale (almeno nel senso oggi più spesso ribadito) - può costituire la miglior molla per una rivolta contro codesto sistema, tuttavia quello che

Pagina 161

Il divenire della critica

quale muovono le loro accuse è quella stessa per la quale si è combattuto durante gli ultimi venti e più anni, quella stessa che - spesso con fatica - si

Pagina 161

Il divenire della critica

Proprio per il loro essere, così spesso, affette da gigantismo (si vedano molte delle strutture primarie), create e ideate per il museo, per il

Pagina 162

Il divenire della critica

, neocapitalistica, monodimensionale (almeno nel senso oggi più spesso ribadito) - può costituire - deve anzi costituire - la miglior molla per una rivolta

Pagina 164

Il divenire della critica

Ebbene è proprio questo Urteil, questa necessità d’un giudizio attorno all’opera d’arte, che è venuto spesso a mancare di recente e che oggi si

Pagina 165

Il divenire della critica

quale muovono le loro accuse, è quella stessa per la quale si è combattuto durante gli ultimi venti e più anni, quella stessa che si è riesciti - spesso

Pagina 165

Il divenire della critica

Dunque, riassumendo: oggettualizzazione, mercificazione, e spesso feticizzazione dell’oggetto artistico già ormai ridotto a «merce» (a prodotto

Pagina 166

Il divenire della critica

Ho spesso avuto occasione, in passato, di considerare come nettamente positivo il fatto che anche le arti «pure» (scultura, pittura) potessero

Pagina 167

Il divenire della critica

greca», il fregio a base di viticci, la rosetta, e altri consimili «segni» [o macrosegni] su base spesso simbolica, mistica, magica, religiosa, sempre

Pagina 17

Il divenire della critica

, spesso del resto inafferrabile, ma che comunque sta alla base dell’opera o dell’azione. Che il termine di «arte concettuale» sia poco adatto a

Pagina 185

Il divenire della critica

creativi. E questo per una precisa ragione, e cioè che oggi, troppo spesso, assistiamo all’esplodere di qualche nuovo fenomeno artistico che è

Pagina 204

Il divenire della critica

», «conativa», «metalinguistica», ecc.; e finalmente si proporranno degli schemi spesso assai complessi analizzando l’opera alla stregua d’un messaggio che debba

Pagina 22

Il divenire della critica

, sociologico piuttosto che estetico, ha spesso sollevato la sfiducia e la méfiance del pubblico, troppo abituato a manifestazioni visuali tangibili e

Pagina 233

Il divenire della critica

Le recenti indagini semiotiche, tuttavia, ci hanno insegnato come molto spesso un signifiant (nel senso saussuriano del termine) possa mutare di

Pagina 233

Il divenire della critica

Molto spesso, nel momento attuale, l’arte si costruisce i suoi «codici» molto prima che questi siano o possano essere decriptati dal grosso pubblico

Pagina 239

Il divenire della critica

, sia indispensabile, molto spesso, far ricorso a strumentari semiologici, che ci permettano, se non altro, di analizzare un’opera anche al di fuori d

Pagina 239

Il divenire della critica

Tra coloro che fanno ancora spesso ricorso a immagini sussunte dall’universo pittorico (anche se spesso solo per negarle o per deviarne l

Pagina 244

Il divenire della critica

Lo stesso ricorso oggi così frequente a schemi semiologici, di cui abbiamo spesso discusso, è una riprova della tendenza al progetto cui sopra

Pagina 248

Il divenire della critica

univocità del rapporto signifiant-signifié. Esiste, cioè, soltanto l’aspetto denotativo e non quello connotativo cosi importante e spesso preminente

Pagina 25

Il divenire della critica

In questo dialogo - spesso discontinuo, esile, appena abbozzato -, sta forse il futuro riscatto di molte forme d’arte contemporanea che possono

Pagina 255

Il divenire della critica

, filosofici, psicologici, ecc.) - spesso conduce a imprevedute sfasature, a embricazioni, a slivellamenti; non solo per quanto riguarda l’ordine

Pagina 258

Il divenire della critica

), non può meravigliare; anche perché molto spesso è legato a esigenze etiche, sociali, politiche, che solo in quel determinato periodo si sono riaccese. E

Pagina 260

Il divenire della critica

per quanto concerne la filosofia le cose non sono del tutto pacifiche: molto spesso il pensiero filosofico ha effettuato dei passi innanzi (o

Pagina 260

Il divenire della critica

, in aree molto finitime, di indirizzi artistici del tutto opposti e tra di loro non osmotici... Tutto ciò ci permette di affermare come spesso esistano

Pagina 261

Il divenire della critica

fenomeni in campo antropologico, semiologico, e dunque anche estetico. Ma se questo approccio è stato indubbiamente fruttifero, perché ha spesso

Pagina 261

Il divenire della critica

artistiche; e indubbiamente la storia dell’arte spesso potrebbe fungere da guida e da battistrada per una storia della filosofia. Per il fatto che il

Pagina 267

Il divenire della critica

pensiero filosofico spesso può svilupparsi ed evolvere anche in assenza d’ogni suo riferimento all’universo artistico: se esiste un versante estetico del

Pagina 267

Il divenire della critica

necessità di non tradire quello che era il mezzo espressivo «specifico» d’ogni arte. Io stesso ebbi a sollevare spesso l’accusa di «tradimento del

Pagina 34

Il divenire della critica

«povera», perché basata spesso su materiali rozzi, scarni, antiedonistici, ma in realtà sottoposti ad un’identica sete feticistica di tutti gli altri

Pagina 35

Il divenire della critica

, di architettura e scultura, di musica e pittura, ecc. Tanto che molto spesso non avrebbe senso catalogare tra le «arti visuali» degli spettacoli che

Pagina 35

Il divenire della critica

sarebbe difficile offrirne numerosi esempi. Questo fatto rientra nel novero d’un’osservazione che ho spesso avuto occasione di fare: ossia della non

Pagina 37

Il divenire della critica

L’errore dei non-marxisti è spesso quello di non accorgersi di quanto detto ora, e dei rimbalzi e contraccolpi che si determinano in tutta quanta la

Pagina 37

Il divenire della critica

; e questo proprio oggi che, come dissi dianzi, la pittura molto spesso è ridotta alla macchia, al dinamismo del gesto, al ritmo del «foro», alla

Pagina 43

Il divenire della critica

Un altro scultore - su cui spesso ebbi ad insistere per la sua mentalità non sorda né ai richiami degli antichi riti né a quelli dei moderni miti - è

Pagina 55

Il divenire della critica

, indubbiamente, in un «equivoco percettivo» era spesso situata l’ambiguità e la caducità di tali esperimenti. Quando, del resto, non era addirittura

Pagina 77

Il divenire della critica

create dall’uomo ma a tutto quanto il panorama artistico contemporaneo. E ho anche spesso affermato come tale fenomeno abbia i suoi lati positivi e

Pagina 86

Il divenire della critica

individuare nelle geniali, e spesso premonitorie, invenzioni di Marcel Duchamp.

Pagina 90

Il divenire della critica

oggettualità naturalistica. La presenza invece di cifre, lettere, sigle, molto spesso sostituisce pienamente quella di oggetti, come li sostituisce, nelle ultime

Pagina 98

Il divenire della critica

Molto, troppo spesso, si tratta d’un’adozione forzata, sovrimposta, che utilizza solo estrinsecamente le locuzioni delle odierne analisi semiologiche

Pagina XIV

Cerca

Modifica ricerca